monte cuzzer – l’anello

monte cuzzer

Prima uscita stagionale, dopo il ritorno dall’Africa. Il Monte Cuzzer si trova in Val Resia in una splendida posizione che consente di godersi un fantastico panorama sui vicinissimi Musi e Lavara ma anche sulla valle e sui gruppi del Montasio e del Canin. L’escursione non presenta grosse difficoltà, l’ultima parte è un po’ esposta ma ben attrezzata, nulla che possa impensierire escursionisti con un minimo di esperienza. C’era ancora un po’ di neve in un paio di canalini. La quota della montagna ( 1462 ) non deve trarre in inganno, si tratta di una salita piuttosto faticosa sia in salita che in discesa, con lunghissimi tratti di tornanti nel bosco.

Da Resiutta ci si inoltra per qualche chilometro nella Val Resia fino a raggiungere il bivio per San Giorgio e Prato. Dopo la curva notiamo una passerella sul fiume e uno spiazzo dove si può parcheggiare l’auto. Dopo il ponte prendiamo il sentiero a sinistra ( 707 ) che costeggia il fiume e poi sale a destra verso il piccolo abitato delle Case Gost. All’inizio del paese notiamo le indicazioni sulla destra per il monte Cuzzer. Si scende quindi verso il greto di un torrente ( inizio sentiero dedicato a C.Vogrig, targa ) e poi si inizia l’interminabile serie di tornanti nel bel bosco di faggio che ci porta prima ad una sella e quindi in cresta e sulla cima del nostro Monte Cuzzer ( 1462 m, 2.30/3 ore, 1200 m di dislivello circa ). Fantastico il panorama sulle montagne e sulle valli circostanti.

monte cuzzer

monte cuzzer
Si segue quindi il filo di cresta e si guadagna con qualche saliscendi ( canalino attrezzato che se innevato può rappresentare una difficoltà per gente non esperta ) l’altra cima ( quota 1451 ). Inizia poi la lunga discesa a tornanti verso la bella Casera Rio Nero ( sentiero 707a, 1.30 ore ) sempre aperta per alpinisti ed escursionisti e ben attrezzata con stufa e cucina. Lasciata la casera inizia una parte molto bella dell’itinerario ( sentiero 703 ) che segue il corso del Rio Nero ( che non è nero ma ha un bellissimo colore verde smeraldo ). La parte più suggestiva è sulla lunga cengia che costeggia il lato sinistro della profonda forra creata dal fiume. C’è qualche passaggio un pò esposto ma ci sono dei cavi d’acciaio e ponti in legno per aiutare il passaggio. Si scende infine verso la riva sinistra che si segue per qualche decina di minuti di sentiero pianeggiante fino ad un ponticello che attraversiamo e quindi dopo una ventina di minuti si raggiunge la passerella e la macchina ( 1,30/2 dalla Casera Rio Nero, 6/7 ore totali ).


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Author: thedharmabum

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