krn – monte nero di caporetto

monte nero

Classica salita su una delle più famose e frequentate montagne slovene ( forse seconda solo al Triglav ), interessante soprattutto dal profilo storico, visto che proprio tra queste montagne sono state scritte pagine eroiche della storia della Prima Guerra Mondiale. Anche il panorama dovrebbe essere splendido su tutte le Alpi Giulie, ma io purtroppo non l’ho visto. Infatti malgrado delle previsioni sia italiane che slovene incoraggianti, che parlavano di sole pieno, la giornata si è rivelata invece uno schifo, nuvolosissima e umidissima, quindi oltre al danno di non aver visto nulla c’è stata anche la beffa di aver fatto molta fatica ad arrivare in cima. Avessi almeno scelto di salire per la ferrata Silva Korena ( che sale da Dreznica ) e non per la normale mi sarei almeno divertito un po’…

Passato il valico di Uccea si giunge dopo qualche chilometro a Zaga, dove si gira a destra seguendo le indicazioni per Kobarid. Una volta raggiunta la città si prende la strada statale per Tolmin a sinistra stando attenti a girare a sinistra dopo una decina di minuti ( cartello per Kamno ). Si attraversa quindi l’Isonzo e si inizia a salire per una stratta stradina che sale da Kamno a Vrsno e quindi infine a Krn. Arrivati nel pittoresco paesino non resta che seguire le indicazioni per il rifugio Planina Kuhinja ( 991 m ) che si raggiunge in pochi minuti ( ampio parcheggio ). Questo splendido posto è per gli sloveni quello che per noi friulani è l’altopiano del Montasio ( le montagne forse sono meno belle e imponenti ma ci sono delle similitudini ). Ci sono splendidi verdi prati con mucche e pecore al pascolo, c’è un’atmosfera serena e la possibilità di salire facilmente sulla montagna principale del gruppo. E come i piani del Montasio è un posto frequentatissimo, da evitare come la peste nei weekend, quando si rischiano di trovare ingorghi di macchine e di escursionisti.

monte nero

monte nero

C’è poco da dire per descrivere la facile via normale che segue la mulattiera di guerra, basta seguire i bolli rossi che indicano il percorso più logico sul famoso “lavador” del Monte Nero. Si sale praticamente a zig-zag fino a raggiungere il rifugio Gomisckovo Zavetisce ( 2182 m ) e quindi in pochi minuti di roccette la vetta ( 2244 m, 3 ore circa, 1250 m di dislivello ). Salita tutto sommato abbastanza monotona, lunga e faticosa, soprattutto nelle calde e umide giornate estive. Splendide però le fioriture. Visto il tempo infelice sono sceso per lo stesso sentiero e ho rimandato ad un’altra occasione l’anello che avevo in mente, che prevedeva anche la salita del vicino Batognica ( il Monte Rosso ) e la discesa per la Valle Lunici e la malga Leskovca.


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Author: thedharmabum

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