monte guarda/skutnik

monte guarda

Il Monte Guarda è la prima elevazione della lunga dorsale che scende dal gruppo del Canin e che attraversa la pianura friulana tra le valli Torre e Resia. E’ composta da una prima parte che arriva fino al Monte NIsche e una seconda che comprende il Zaiavor, i Musi e il Cadin.

Ci sono almeno due buone ragioni per salire su questa cima: il bellissimo panorama sul gruppo del Canin, che è proprio di fronte, e sulle valli Resia da un lato e dell’Isonzo dall’altro e la straordinaria ricchezza soprattutto della flora ma anche della fauna sui bellissimi pascoli dei verdi pendii meridionali dei Monti Banora e Plagne.
Molto interessante il percorso in cresta sul confine tra Italia e Slovenia, con i prati fioriti da un lato e la neve dall’altro. Impressionanti le pareti meridionali del gruppo del Canin. In basso dal lato del val Resia si scorge la Casera Coot, che sembra vicinissima ma è comunque 500 metri più giù.

monte guarda

canin

orecchie d'orso

Sulla strada della Val Torre per il confine italo/sloveno, qualche chilometro dopo il passo di Tanamea, si gira a sinistra verso il piccolo abitato di Uccea, quindi a destra ( indicazioni per il cimitero ) e , passata la chiesetta, si parcheggia sulla destra vicino ad un cartello del Parco ( 630 m ). Il sentiero è il numero 733 ( cartello sulla sinistra, che segnala 2.30 ore per il Plagne e 3.30 per il Guarda ma in realtà ci si mette molto meno ) che sale subito nel bosco piuttosto ripido con strappi anche abbastanza impegnativi, inoltrandosi in una stupenda faggeta molto luminosa tra vecchi stavoli diroccati. Dopo un’ora o poco più si esce dal bosco nella bellissima malga della Casera Caal ( 1238 m ) e si inizia a salire sui bei prati seguendo l’evidente sentiero che sale prima a zig-zag sul fianco sud del monte Banora e quindi punta decisamente a est verso il ben visibile monte Plagne. Moltissimi i fiori colorati, mentre in lontanza scappa qualche camoscio. Si apre il panorama verso sud e ovest, sono ben visibili le montagne del gruppo dello Stol/Gran Monte e il Monte Zaiavor e i Musi. Ad un certo punto il sentiero svolta verso una sella sulla cresta dove si congiungerà con quello proveniente da Sella Carnizza e dal monte Nische. Questo ultimo faticoso strappo è ben ripagato dalla straordinaria vista che si apre sul gruppo del Canin e sulla Val Resia. Si segue quindi la bella cresta salendo prima sul Monte Plagne e quindi sul Monte Guarda ( 1720 m, 2 ore e 45 ). Il verdissimo Isonzo serpeggia in fondo alla valle, mentre le montagne slovene si coprono velocemente di nuvole anche se si riesce ad intuire l’inconfondibile sagoma del Monte Nero di Caporetto. Tre grifoni volteggiano sopra la cima. Qualche battuta con una paio di altri escursionisti e di nuovo giù a valle seguendo lo stesso sentiero ( 1.45 ore, 4.30 in totale ).


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Author: thedharmabum

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