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Il Rauchkofel si trova troppo vicino a montagne belle e imponenti come il Coglians, la Creta della Cjanevate o il Capolago per essere considerato una cima importante o ambita da salire, anzi in realtà sembra quasi poco più di una collina in confronto, ma il suo punto forte è proprio la sua posizione. L’enorme “nordwand” del Coglians è vicinissima, sembra quasi di poterla toccare, il Capolago svetta elegantissimo sopra il lago di Volaia, più in là le Dolomiti di Lienz e quelle di Sesto, il Grossglockner e l’Hochalmspitze, verdi vallate e pittoreschi paesini di montagna.

In ogni caso tutta l’escursione è veramente bellissima, tra impressionanti pareti rocciose e malghe con mucche al pascolo, prati verdissimi, tanti fiori alpini colorati, giocose marmotte ( si incontrano quasi sempre da quelle parti ), due rifugi e uno dei più bei laghi di questa parte delle Alpi.

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Da Forni Avoltri prendiamo la rotabile per Collina e una volta raggiunto il paese proseguiamo oltre fino alla fine della strada, dove troviamo il rifugio Tolazzi ( 1350 m, ampio parcheggio ). Dopo un primo tratto sulla strada al primo tornante possiamo seguire il sentiero segnalato ( 144 ) che funge da scorciatoia e che sale nel bosco . Si può ovviamente anche salire sulla strada ma è più lunga. Dal sentiero si sbuca quindi sulla mulattiera e dopo una mezz’ora si raggiunge il Rifugio Lambertenghi-Romanin e il Passo Volaia ( 1977 m ) che è pochi metri sopra. Passiamo il confine di Stato e la vista si apre splendida sul lago Volaia/Wolayersee, sulle severe pareti del Capolago e del Lastrons del Lago, sul Ed. Pichl Hutte che si trova dall’altra parte del lago e sul nostro verde Rauchkofel che domina il paesaggio sullo sfondo. Scendiamo sulla riva del lago e prendiamo il sentiero di destra che sale verso il passo Valentin Torl ( 2138 m, si può raggiungere anche dal Valentin Alm, pochi chilometri dopo il passo di Monte Croce Carnico ) tra le impressionanti pareti nord del gruppo del Coglians e il Rauchkofel.

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Una volta raggiunto il passo si prende il sentiero di sinistra ben segnalato e dopo pochi minuti troviamo l’unica vera difficoltà dell’itinerario, un canalino con qualche passaggio di I grado all’inizio che però è stato attrezzato con qualche staffa, quindi si supera abbastanza agevolmente. Si sale tra le rocce fino ad uscire su una bella conca erbosa dove probabilmente troveremo molte mucche. La traccia devia un po’ a sinistra fino ad incrociare l’altro sentiero che sale dal Ed. Pichl Hutte ( cartelli ). A quel punto non resta che salire tra i prati fino alla sella tra le due cime e quindi fino alla cima principale del Rauchkofel ( 2460 m, 3-4 ore, 1110 m di dislivello ). Come detto panorama stupendo ( che però io ho potuto solo intuire, ma conoscendo molto bene la zona posso garantire sulla bellezza di questi paesaggi ). Gli ultimi metri sono un po’ esposti ma c’è l’aiuto di un cavo d’acciaio. Vale la pena salire anche l’altra cima per una vista più ampia verso Ovest. Si scende quindi fino al bivio segnalato e quindi si segue il sentiero della via normale fino al rifugio austriaco e l’itinerario di salita fino al Tolazzi ( 2 ore, 5-6 totali ).

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Author: thedharmabum

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