vulcano sinabung (indonesia)

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Vulcano Sinabung: questo vulcano si trova a circa un’ora da Berastagi ed è più alto e decisamente più impressionante del Sibayak, anche se la salita richiede sicuramente più impegno ed esperienza di salite in montagna. A Berastagi cercano di scoraggiare chiunque voglia salire il vulcano senza guide, raccontando storie di tipi che si sono persi o che sono morti, ma onestamente io non ho visto nessuna particolare difficoltà che possa sconsigliare la salita a chi sa il fatto suo. Nelle Alpi muore gente di continuo, anche sulle montagne più stupide, ma ciò non significa che sia pericoloso salirle. L’unica vera difficoltà potrebbe essere un improvviso temporale, che potrebbe rendere viscido il punto più difficile, ma anche in quel caso l’escursionista esperto saprebbe cosa fare.

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Il punto di partenza è il lago Kawar e l’omonimo villaggio, che si può raggiungere con un opelet diretto dalla stazione di Berastagi. Consiglio di prendere il primo disponibile alle 7.30 perché è fondamentale arrivare in cima al vulcano prima di mezzogiorno, visto che quasi ogni giorno in tarda mattinata la vetta viene avvolta dalle nuvole e quindi oltre a perdersi il bel panorama si rischia anche di affrontare la discesa su terreno viscido. Una soluzione ancora migliore, se si ha una tenda, è raggiungere il lago la sera prima e campeggiare nel bel prato. Prima di entrare nel villaggio, si prende la strada sulla sinistra ( indicazioni Sinabung, prima del portale ) che si percorre fino a raggiungere un ristorante, dopo il quale si svolta a sinistra ( freccia ) e ci si incammina sulla strada sterrata. Dopo circa un centinaio di metri bisogna stare molto attenti a dei paletti conficcati nel terreno e ad un ometto ( mia creazione… ) che ci indicano un sentiero che si inoltra tra i campi nella giungla. Nel dubbio è meglio chiedere a un contadino. Dopo qualche minuto spuntano dei nastri biancorossi legati a dei rami che ci confermano che siamo sul giusto sentiero. A questo punto è praticamente impossibile perdersi e saliamo senza troppe difficoltà tra la vegetazione lussureggiante fino a raggiungere una ripida colata di lava che rappresenta il punto chiave dell’itinerario. In realtà stiamo parlando di pochi passaggi attorno al primo grado che in condizioni normali non costituiscono alcun problema per l’escursionista esperto. Si approda quindi sul bordo della grande caldera dalla quale si apre una bellissima vista in ogni direzione. Ci vuole circa un’ora per esplorare il vulcano, si può volendo anche scendere al cratere. Il Sinabung ha eruttato nel 2010 dopo circa 400 anni di inattività, e ci sono ancora delle grosse voragini che espellono alte colonne di gas. Quando sono andato a Lingga mi hanno mostrato le suggestive foto dell’eruzione, con la colonna di fumo che ha raggiunto i 5 chilometri di altezza, e del villaggio completamente sommerso dalle polveri. Si scende per lo stesso itinerario di salita, quindi una volta raggiunto il lago si può andare a bersi una bintang al bar e aspettare uno dei rari opelet. Io sono riuscito a farmi dare un passaggio da un tizio con la moto fino ad un incrocio dal quale poi è facile trovare un minibus per Berastagi.

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Author: thedharmabum

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