Bellissima salita alpinistica ad una delle più belle e ambite cime del gruppo Ortles-Cevedale. Si sale attraverso il ghiacciaio dei Forni ( secondo per estensione in Italia ) in un anfiteatro di stupende vette accompagnati dalla splendida vista sul Gran Zebrù, sull’Ortles e sul Monte Cevedale. Fantastico il panorama dalla cima soprattutto sulle Alpi Centrali e Occidentali. Praticamente si possono riconoscere gran parte delle montagne dal Monte Rosa alle Dolomiti. Il percorso che abbiamo seguito è stata una ”variante” leggermente più difficile della via normale, la difficoltà è PD+. La salita non è difficile ma molto lunga e faticosa, in particolare un pendio a 45° prima del plateau sotto la cima è davvero molto faticoso anche in discesa. Crepacci ben visibili.
Dal Rifugio Branca ( da Santa Caterina Valfurva si prende la strada per l’Albergo Ghiacciaio dei Forni dove si parcheggia e quindi si sale a piedi seguendo una strada forestale, 1 ora ) si scende verso il laghetto del Rosole e si sale verso il ghiacciaio ( ometti ) superando delle roboanti cascate attraverso un pittoresco ponte tibetano. Ci si prepara quindi per la salita indossando l’attrezzatura e legandosi in cordata. Ci sono varie possibilità di raggiungere il primo pianoro, noi abbiamo puntato alla via più diretta salendo un ripido canalino, mentre la via normale fa un giro più largo sulla destra. Raggiunto il pianoro la via diventa abbastanza chiara ( e si inizieranno a vedere tracce precedenti ), si punta al dosso sulla destra e quindi si attacca il pendio a 45° tagliato a metà da un profondo crepaccio. E’ il punto chiave dell’itinerario, molto impegnativo fisicamente. Infine si raggiunge il plateau che conduce al pendio e quindi alla cresta finale ( splendida da qui la vista sull’aguzzo Monte Giumella ). Grossa croce sulla cima piena di adesivi ( 3678 m ). Il dislivello non è impossibile ( 1200 m circa ) ma il percorso è piuttosto lungo. 5/6 ore per la salita e 3/4 per la discesa.