piccolo siera

piccolo siera

Bellissima salita ad una cima dimenticata e solitaria come poche, quel Piccolo Siera che viene spesso considerata una cima minore del gruppo del Monte Siera anche se in realtà è solo una decina di metri più bassa del celebre “spitz” e dal mio punto di vista non è certo meno bella. Il panorama poi è straordinario e non ha nulla da invidiare ai vicini Siera e Creta Forata: praticamente tutta la Cresta Carnica occidentale, le Dolomiti di lienz, gli Alti Tauri, le Dolomiti di Sesto e di Ampezzo, le Prealpi Carniche e gran parte delle colline e delle pianure friulane. E poi splendide e vicinissime le maggiori cime delle Carniche meridionali come la Creta Forata, il Cimon, il Geu, i Clap, il Siera, le Terze…
La via normale non è difficile e può essere una valida alternativa al ben più impegnativo Monte Siera. Le vere difficoltà sono nell’orientamento, questa via è molto meno logica di quanto pensassi e se non ci fossero stati degli ometti probabilmente, malgrado avessi una descrizione abbastanza dettagliata, avrei rischiato più volte di perdermi. Gli ometti però sono spesso abbastanza lontani l’uno dall’altro e molti potrebbero essere crollati ( ne ho ripristinati alcuni nei punti più utili ), quindi ci vuole un po’ di esperienza e di abitudine a questo tipo di vie. Comunque nell’ultimo tratto, fuorviato da un ometto sbagliato, ho preso un ramo sbagliato dell’ultimo canalino, che presenta un paio di brevi passaggi non difficili ma di secondo grado, mentre seguendo il ramo giusto ( che ho fatto in discesa ) c’è da affrontare solo una paretina di 4/5 metri di I+, che è l’unico passaggio un minimo impegnativo dell’intero itinerario. Se dopo la salita si hanno ancora energie si può salire anche l’altra cima, bastano una decina di minuti o poco più. Che questa sia una cima dimenticata si capisce subito quando si vede il libro di vetta: è un minuscolo libriccino del cai con 2 o 3 foglietti dentro che testimoniano 14 salite dal 2004, solo 2 nel 2009 compresa la mia, che però è stata l’unica dalla via normale, visto che l’altra è stata fatta in maggio dal canalone nord ( forse da sci alpinisti ).

piccolo siera

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La via inizia dal noto Passo Siera ( 1600 m ), che si può raggiungere da Cima Sappada ( parcheggio skilift piste siera, segnavia 318/316 ), da Sappada ( borgata Muhlbach, segnavia 316 ) o dalla Val Pesarina ( località Culzei, stradina ben segnalata sulla destra, segnavia 231 ), a seconda dei gusti. Questa volta ho voluto provare il terzo approccio che è abbastanza noioso e per nulla panoramico ma anche poco faticoso soprattutto in discesa, visto che si tratta di una larga carrareccia che sale a tornanti. Il dislivello è maggiore rispetto agli approcci da Sappada ( quasi 1500 m, circa 2/300 metri in più ) ma non si sente affatto essendo il percorso meno ripido e più breve. Dal passo si sale verso la casera e quindi si prende il sentierino sulla sinistra dietro l’edificio ( scalini in legno, ometto ) che attraversa un torrente e sale ripido tra i folti mughi. Si arriva al circo glaciale tra il Siera e il Piccolo Siera, dominato da severe pareti dolomitiche. Si seguono i bolli rossi ( bolli che circa a metà devieranno verso sinistra sulla via del Siera, noi invece proseguiremo dritti seguendo gli ometti ) risalendo il pendio erboso centrale che si segue fino alla base delle creste ovest del Piccolo Siera. In questo punto un gruppo di 6 camosci mi è sfrecciato davanti ad una velocità pazzesca, non ho fatto neanche in tempo a prendere la macchina fotografica che erano già su una cresta lontanissimi…
Si traversa quindi verso destra seguendo l’evidente traccia fino a raggiungere una spalla erbosa. Da qui si sale seguendo una cengetta erbosa che porta all’ingresso del largo canalone detritico sulla destra. Si scende nel canale che si attraversa dopo poche decine di metri ( ometti ) e si risale una paretina di una decina di metri ( I grado ) che porta al vasto pendio erboso-detritico sull’altro lato. Si risale tutto il pendio cercando di tenersi sul lato sinistro fino a raggiungere le prime roccette che prima portano ad un forcellino e quindi alla cresta Sud-Ovest del nostro Piccolo Siera. Si percorre il tratto in cresta fino a raggiungere 2 sellette erbose in serie e quindi una forcella detritica alla base delle due cime ( gendarmi ). Un’evidente cengia conduce alla forcella tra le due cime, noi la seguiamo solo per poche decine di metri, risalendo il primo canalino sulla sinistra che porta ad un minuscolo intaglio. Poco prima di questo si risale la paretina di destra ( I+, 5 metri ) che porta al pendio detritico finale e quindi alla vetta ( 2430 m, 1460 di dislivello, 3.30 ore ). Il canalino in questione ha due rami, volendo si può seguire anche quello di destra che presenta però due passaggi attorno al II grado ( fettuccia su uno spuntone usata probabilmente per una calata in doppia in condizioni invernali ). In ogni caso ho messo gli ometti mancanti nel canalino più facile. Se si vuole salire anche la Cima Sud-Est basta ridiscendere sulla cengia, raggiungere la forcella tra le due cime e quindi si giunge per roccette alla cima ( 2421 m, 15 minuti ). Discesa uguale alla salita ( 6/7 ore totali ).


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Author: thedharmabum

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