Il Picco di Mezzodì è una cima poco conosciuta e frequentata che rappresenta la massima elevazione della cresta di cime rocciose che si trova a Nord-Ovest del Mangart. La salita di questa cima è interessante soprattutto per l’ambiente selvaggio ricco di flora e fauna e per la bellissima vista sul Mangart ed il suo gruppo, sui laghi di Fusine e sui gruppi del Canin e del Montasio-Jof Fuart. L’escursione non presenta particolari difficoltà, ad eccezione di un breve tratto di I grado non esposto sul finale, ma è piuttosto lunga e faticosa.
Dal centro di Tarvisio prendiamo la strada per il confine sloveno e dopo circa 6 km svoltiamo a destra seguendo le indicazioni per i laghi di Fusine. Percorriamo tutta la strada fino all’ampio parcheggio a fianco del Lago Inferiore ( 950 m ). Dietro il ristorante “ai Sette Nani” imbocchiamo la strada forestale che però abbandoniamo quasi subito prendendone un’altra a destra seguendo le indicazioni per la Sella Colrotondo e per il nostro Picco di Mezzodì ( sentieri 514-515 ). Superiamo quindi la suggestiva Alpe del Lago, che ci regala una splendida vista da cartolina sul gruppo del Mangart e infine ci inoltriamo nel bel bosco di faggi e conifere. Saliamo per circa un’ora fino a raggiungere la Sella Colrotondo, dove scartiamo il sentiero che scende nel lato opposto verso Ortigara e prendiamo invece quello a sinistra per il Picco di Mezzodì. Dopo un breve tratto di saliscendi si inizia a salire sulla cresta del monte Collarice e quindi sul canalone che ci porterà sulla cima. Tutta questa parte è molto ripida e non c’è nemmeno un breve tratto per tirare il fiato. Alla nostra sinistra torreggia l’enorme cupolone del Mangart. Nel canalone troviamo le uniche, modeste, difficoltà dell’intero itinerario: un tratto di primo grado e poi qualche passaggio tra i mughi leggermente esposto. Raggiungiamo infine il bivio con il sentiero 539 e in pochi minuti la vetta ( 2063 m, 1100 circa di dislivello, 3 ore ), dove troviamo la grande croce in acciaio distrutta da un fulmine e uno spettacolare panorama in ogni direzione.
Discesa uguale alla salita ( 1.30 ore circa, 5 ore totali ).