monte tiarfin – col marende

monte tiarfin

Breve ma molto remunerativa salita ad una cima poco conosciuta della Giogaia della Bivera, soprattutto grazie ad un panorama dalla vetta veramente sorprendente per bellezza e vastità. Il Monte Tiarfin ha tre cime, la principale è quella di Mezzo ( 2417 m ) che però è piuttosto complicata da salire a causa di un tratto di I/II da percorrere in cresta su roccia molto friabile. Più accessibile e ugualmente interessante la cima Est ( 2399 m ), anche se nel tratto dalla testata della Busa del Tiarfin alla forcella tra le due cime e quindi alla vetta non esiste un vero sentiero. Non ci sono comunque particolari difficoltà se non un tratto di I- su roccia friabile poco prima della cima.

monte tiarfin

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Poco dopo Ovaro svoltiamo a sinistra e prendiamo la rotabile della Val Pesarina che percorriamo completamente fino a raggiungere la bella Casera Razzo dove parcheggiamo l’auto ( 1739 m, ampio parcheggio, spaccio di ottimi prodotti caseari ). La Casera si può raggiungere ovviamente anche da Vigo di Cadore o da Ampezzo prendendo la strada per Sauris. Camminiamo per qualche decina di metri sulla strada in direzione Vigo e quindi prendiamo il sentiero 208 a sinistra ( cartello ) che aggira il Col Marende e sale attraverso il bel bosco ad una prima sella. Seguiamo il sentiero che sale tra i ghiaioni alla base delle cime orientali del gruppo del Tudaio di Razzo fino a raggiungere una seconda sella che domina la Busa del Tiarfin. A questo punto abbandoniamo il sentiero segnato che scende alla Casera Tartoi e prendiamo quello che sale sui ghiaioni del Tiarfin verso la sella tra la Cima di mezzo e la Cima Ovest. Il panorama piano piano diventa sempre più bello, con scorci interessanti sui colossi dolomitici che torreggiano al di là del Piave.
Quando siamo sotto alla prima sella tra la Cima Est e la Cima di Mezzo dobbiamo abbandonare il sentiero e scegliere un buon punto per salire. Quindi puntiamo decisi verso la nostra Cima Est tenendoci sul filo di cresta. Non ci sono passaggi difficili né particolarmente esposti praticamente fin sotto la cupola sommitale, dove troveremo una crestina di roccia friabile che richiede un po’ di cautela. Fantastico il panorama dalla cima ( 2399 m, 660 m di dislivello, 2 ore ), con scorci interessanti su Civetta, Pelmo, Antelao, Tre Cime, Croda dei Toni, Terze, Clap, Cridola, Monfalconi, Preti e Duranno, Pramaggiore, Lago di Sauris e ovviamente sulle altre cime della Giogaia della Bivera.

La discesa è uguale alla salita ( 1 ora, 3 ore totali ). Vista la brevità dell’itinerario una volta ritornato alla prima sella ho deciso di salire anche il Col Marende ( 2080 m ), che offre anch’esso un discreto panorama.


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Author: thedharmabum

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