monte sernio

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Splendida salita ad una delle più belle cime della nostra regione. L’ambiente è tipicamente dolomitico, infatti Sernio, Grauzaria e le altre cime minori del gruppo formano una vera “isola” di pura Dolomia Principale nel cuore del Friuli. Quindi non mancano torri, guglie, creste e forcelle incassate tra alte pareti di roccia. Molte le varietà di fiori alpini in tutto l’itinerario. La salita non presenta particolari difficoltà, ci sono 2 o 3 passaggi su roccia attorno al primo grado, per il resto si tratta di un sentiero facile. Alcune guide parlano di un passaggio di II-, io onestamente non l’ho visto, probabilmente si trattava di quello nel canalino che forse è stato reso più facile da una frana. E’ tutto sommato abbastanza faticosa soprattutto in giornate molto calde, ma molto appagante perché i panorami che si susseguono sono davvero straordinari. La vista dalla cima è vastissima, anche se la foschia di questo periodo consente solo di intuire le cime dolomitiche, i ghiacciai austriaci, il Mare Adriatico e le Giulie slovene.

monte sernio

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Da Moggio si prende la strada della Val Aupa, si supera Dordolla e all’altezza di un ponte si svolta a sinistra ( chiare indicazioni per il Rifugio Grauzaria ) e si prosegue fino alla fine della strada ( 750 m ). Da qui si inizia a salire seguendo il bel sentiero 437 fino ai ruderi della Casera Flop e quindi al rifugio ( 1250 m, 1.15 ore ). Splendida la vista sulla Sfinge, un “classico” delle nostre montagne. Si prosegue poi sul sentiero che parte dietro al rifugio ( stesso numero ) per il Foran de la Gjaline ( 1503 m, 30/40 minuti dal rifugio ), una bellissima forcella dalla vista mozzafiato, che merita una sosta per rifocillarsi. Si scende per pochi metri nell’altro versante e si devia a sinistra prendendo il sentiero 414 ( freccia rossa sbiadita su un masso ) che in trenta minuti circa ci porta alla Forcella Nuviernulis ( 1732 m ), alla base dell’omonima torre. Si prende quindi il sentierino a destra e si scende attraverso i folti mughi aggirando la torre e risalendo poi verso la forcella tra il Sernio e la torre stessa. Da qui inizia la via normale vera e propria ( segnavia giallo/bianchi ) prima su di un poco piacevole canale detritico e quindi per roccette ( brevi passaggi di I grado, forse superiore in un punto ). Si sale praticamente a zig zag tra prati, cenge rocciose e roccette detritiche fino a giungere ad uno stretto canalino che si supera senza troppi problemi seguendo la stretta cengia sulla destra ( I grado ). Si sale ancora per un centinaio di metri e si passa attraverso un bell’intaglio sull’altro versante, dove inizia la salita finale per sfasciumi e placche verso la cresta e la cima che si raggiunge senza difficoltà ( 2187 m, 1437 m di dislivello, 1.15 ore dalla Forcella Nuviernulis ). La posizione centrale della montagna garantisce un panorama a 360° tra i migliori del Friuli. Si scende per la stessa via fino all’attacco e quindi conviene prendere il sentiero a sinistra ( non segnalato sulla mia cartina ma è comunque segnato con i segnavia giallo/bianchi ) che scende per un ripido canalone detritico e che ci porta velocemente sul sentiero 414 e al Foran de la Gjaline. Dalla Forcella in un’ora o poco più per lo stesso sentiero di salita si raggiunge il parcheggio ( 5/6 ore circa totali ).


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Author: thedharmabum

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