monte pramaggiore

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Il gruppo del Pramaggiore è il più selvaggio e meno frequentato delle Prealpi Carniche, e sono poche le cime di questa zona che attraggono gli escursionisti, in ogni caso mai troppo numerosi, se escludiamo l’area attorno al Rifugio Flaiban-Pacherini. Tra queste la più interessante e accessibile è la vetta principale del gruppo, il Monte Pramaggiore, che offre una bella salita e un panorama a 360° davvero eccezionale, soprattutto su Preti, Cridola e Monfalconi. L’ascensione finale dalla Forcella Pramaggiore non presenta particolari difficoltà, anche se bisogna affrontare alcuni saltini su roccia che richiedono comunque un po’ di esperienza e passo sicuro. In più bisogna aggiungere che qualunque sia l’approccio scelto tra quelli a disposizione ( almeno 5 ) si parla sempre di un notevole dislivello attorno ai 1500/1600 metri. Io ho scelto quello più impegnativo, da Andrazza attraverso il canalone della “Sidon”, dove bisogna affrontare un paio di impegnativi passaggi attrezzati ( ancora più impegnativi in presenza di neve residua e roccia bagnata ). Molti stambecchi sulle creste e nel “cadinut” del Pramaggiore.

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Da Andrazza (fraz. di Forni di Sopra) si seguono le indicazioni per la Val di Suola e quindi si parcheggia all’altezza del ponte sul Tagliamento ( 837 m). Si inizia quindi a risalire la bella vallata seguendo il sentiero ( 362 ) che sale prima nel bosco e quindi sui ghiaioni, sempre con pendenza costante. Dopo circa un’ora e mezza si giunge nei pressi del Rifugio Flaiban-Pacherini (1587 m ), dove troviamo le indicazioni per il Passo di Suola (1994 m), che raggiungiamo in 45 minuti circa seguendo il ripido sentiero (363). In questa parte è stupenda la vista sulle pareti dolomitiche dei gruppi del Sion e delle Cime Fantulina, con in particolare un fantastico scorcio sul celebre Torrione Comici. Dal Passo di Suola abbiamo 3 possibilità: andare verso il canalone e la Forcella la Sidon Bassa ( sentiero 363a ), deviare leggermente a sinistra e salire verso la forcella la Sidon Alta ( sentiero anch’esso numerato 363a che non conosco ma che dovrebbe essere escursionistico ) oppure dirigersi a sinistra verso la Forcella Rua Alta e quindi salire alla Forcella Pramaggiore dall’altro lato. La salita del canalone è piuttosto faticosa e presenta tre punti assicurati ( ma con attrezzature non affidabilissime ): una prima placca viscida che si supera con l’aiuto di una corda (ormai usurata,non capisco perché non hanno messo un cordino d’acciaio anche qui, o fai il lavoro bene o è meglio non farlo ), quindi un traverso esposto su cenge e infine un salto non banale che si supera con l’aiuto di vecchie catene. In ogni caso io ho trovato neve residua e roccia scivolosa, nel caso di condizioni asciutte la salita non dovrebbe presentare grosse difficoltà. Raggiunta la Forcella la Sidon Bassa ( bella vista sulla cupola sommitale del nostro Pramaggiore ) in pochi minuti si raggiunge la Forcella Pramaggiore sul lato opposto e, seguendo inizialmente i segnavia e quindi i bolli rossi, si inizia a risalire le facili roccette del Pramaggiore. C’è qualche passaggio di I ma non esposto. In breve si guadagna la cresta e quindi la cima ( 2478 m, 1600 di dislivello, 4 ore circa ), dove troviamo un piccolo crocefisso e una casetta di legno con il libro di vetta. Come detto il panorama è fantastico sulle Prealpi Carniche ma in giornate limpide si possono vedere anche tante cime delle Dolomiti e delle Giulie, oltre a gran parte della Catena Carnica. Si scende quindi fino alla Forcella e a questo punto si prende il sentiero 363 verso la Forcella Rua Alta e il Passo di Suola, dal quale scendiamo verso Andrazza seguendo l’itinerario di salita ( 3 ore circa, 7 totali ).


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Author: thedharmabum

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