Splendido “trittico” nel cuore della Carnia, in una delle zone più belle ( e più frequentate d’estate ) di questa zona delle Alpi Orientali. In questo periodo non c’è nessuno e si può godere in solitudine della bellezza selvaggia di questi monti. La giornata era bella ma con molta foschia, quindi il panorama dalle cime non è stato granchè, però in compenso ho potuto vedere bellissime fioriture primaverili e tante giocose marmotte ( più due rospi e due cerbiatti salendo al Valdaier ). Il monte Paularo di solito viene salito dalla Casera Pramosio, io ho preferito questa volta un anello dal Castel Valdaier, ugualmente facile ma con un po’ più di dislivello. Qualche nevaio residuo non mi ha creato difficoltà ( avevo la piccozza ).
Da Paularo si prende la stretta strada che sale a Ligosullo e poco prima del paese si gira a destra all’altezza del bar “al camoscio” ( indicazioni sbiadite per il Castel Valdaier ). Dopo 4 o 5 chilometri si giunge quindi al castello dove si parcheggia. Si sale per la strada ( sentiero 406 ) fino alla Casera Valdaier e si prosegue seguendo le indicazioni per la casera Culet. Dopo una ventina di minuti si abbandona la carrareccia per salire alla Casera Montute di mezzo e quindi alla sella tra il Monte Neddis e il monte Dimon ( sentiero 456 ).
Si sale quindi sulla cresta erbosa del Dimon fino alla cima ( 2043 m, 700 circa di dislivello, 2 ore ). Splendido panorama sul monte Paularo e il sottostante lago Dimon. Si scende poi verso la conca del lago raggiungendo prima il sentiero 404 e poi la carrareccia che sale alle pendici del Paularo. Infine si raggiunge la Casera Montelago e si sale in cima al monte Paularo ( 2043 m, 40 minuti dal Dimon ). Molte marmotte in questa zona. Scendiamo quindi di nuovo verso la conca e risaliamo verso il fianco ovest del Monte Dimon ( sentiero 404 ) fino a raggiungere la prima sella. Aggiriamo il Monte Neddis ( nevai residui ) e scendiamo infine verso la Cima Val di Legnan ( 1709 m ) e, volendo anche per prati, al parcheggio ( 4/5 ore totali ).
