monte chiavals

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Interessante escursione non molto impegnativa in una zona selvaggia e incontaminata delle Alpi Carniche Meridionali. Il Chiavals non è la cima principale di questo gruppo ma forse è quella che regala il panorama migliore, soprattutto sulla montagna più alta, il pittoresco Zuc dal Bor ( che comunque a causa di una frana sul torrione sommitale oggi è accessibile solo agli alpinisti ). Come il vicino gruppo Sernio-Grauzaria anche questo è composto prevalentemente da rocce dolomitiche. Tutta questa zona è poco frequentata ed è molto adatta agli escursionisti che cercano silenzi, solitudine e incontri con animali della fauna locale. La Val Alba è stata dichiarata area protetta per le sue bellezze naturalistiche e per l’interesse storico e inserita nel Parco delle Prealpi Giulie, anche se geograficamente l’area fa parte delle Alpi Carniche. Nel periodo estivo vedremo moltissime varietà di flora alpina lungo tutto l’itinerario, in particolare devo segnalare un numero impressionante di stelle alpine nel tratto finale. Ci sono vari approcci possibili per questa salita, almeno 5, ma credo che i più logici ( a meno che non si voglia fare un minitrekking attraverso il gruppo ) sono quello dal Gravon di Gleris e quello dalla Val Alba, che è quello descritto in questa scheda.

monte chiavals

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Percorrendo la statale 13 Udine-Tarvisio seguiamo le indicazioni per Moggio Udinese e quindi per la Val Aupa. Dopo pochi minuti attraversiamo un ponte e giriamo a destra seguendo i cartelli per Pradis e la Val Alba. Passiamo il paese, quindi giriamo ancora a destra e percorriamo tutta la stretta rotabile fino ad un divieto d’accesso ( 1055 m, parcheggio sulla destra, cartello con cartina del Parco ). Ci inoltriamo nella faggeta seguendo il sentiero n°450 e al secondo bivio attraversiamo il letto del torrente Alba e iniziamo a salire nel bosco. Dopo un po’ troviamo un altro bivio e seguiamo il sentiero 428 per il Bivacco Bianchi. La pendenza non è mai eccessiva ma il sentiero è abbastanza faticoso, anche se fortunatamente si snoda prevalentemente all’ombra. Malgrado la zona sia selvaggia però il sentiero è in perfette condizioni. Usciti dal bosco c’è una bella parte su cenge, con un suggestivo tratto scavato nella roccia, dove la vista si apre ampia sulla vallata e sul gruppo Sernio-Grauzaria. In breve raggiungiamo una sella e quindi il panoramico bivacco Bianchi, dove ci si può riposare per qualche minuto e ammirare il bel panorama. Il bivacco si trova in una splendida posizione, tra prati meravigliosamente fioriti e tra le severe pareti del Zuc dal Bor. Vicino al bivacco un cartello ci indica sulla sinistra la continuazione del sentiero 428 che in questo punto si unisce all’Alta Via Cai di Moggio. Saliamo fino alla base del nostro Chiavals dove troviamo un bivio: in questo punto secondo la vecchia cartina Tabacco dovremmo andare a sinistra e cercare quindi una traccia a destra, ma in realtà dobbiamo andare a destra ( indicazioni Forcella Chiavals ) per pochi metri e prendere il sentiero ben segnalato con un grosso ometto e con bolli rosso-gialli sulla sinistra. Risaliamo quindi il pendio fino ad arrivare in cresta dove il panorama si apre maestoso anche sulle Alpi Giulie. In questa ultima parte ci sono un paio di passaggi lievemente esposti ma nulla di realmente pericoloso. Guadagniamo infine la vetta del Chiavals, dove troviamo una piccola croce in legno ( 2098 m, 1050 di dislivello, 2.45 ore ). Molto bello il panorama sul Montasio, sui gruppi Zermula-Creta di Aip, Sernio-Grauzaria e Zuc dal Bor, e su tutte le vallate circostanti.

Si scende per la stessa via di salita ( 2 ore, 5/6 ore totali ). Volendo si può scendere dall’altro lato del Chiavals, raggiungere l’Alta Via e quindi ritornare al bivio vicino alla Forcella Chiavals oppure continuare fino alla Creta dai Rusei e quindi tornare al Rifugio Vualt e al Parcheggio ( ma è un’escursione molto lunga ).


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Author: thedharmabum

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