monte cadin

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Salita breve ma tutto sommato abbastanza impegnativa, il sentiero infatti è molto ripido e ci sono un paio di passaggi esposti in cresta che con l’erba umida vanno affrontati con molta cautela. L’ambiente è estremamente selvaggio e solitario, i Musi sono davvero una delle zone più “wild” della nostra regione. Il panorama è molto bello e spazia dal Canin alle Dolomiti Orientali, con di fronte le Alpi Carniche e i ghiacciai austriaci che scintillano in lontananza. Bellissima tutta la cresta del gruppo, che prosegue con la cima di Campo, il Lavaris e il Plauris. Non è difficile incontrare splendidi esemplari della fauna locale in questi luoghi, ungulati, uccelli e anche serpenti ( io infatti non ho visto stambecchi ma ben 2 vipere ). Purtroppo non mancano neanche le zecche, visto che gran parte del sentiero si snoda tra l’erba a tratti anche alta.

monte cadin

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Si può partire sia da Musi ( frazione Tantaviele,630 m, sentiero 740 ), sia dal Plan di Tapou ( 860 m ), che è il sentiero che descriverò in questa scheda. Poi ci sono altre possibilità di raggiungere il Cadin sia da Est ( Malga Confin ) che da Nord ( dalla Forchia ), più lunghe e impegnative. Percorrendo la Valle del Torre si prende dunque la strada a sinistra dopo il Ristorante “alle Sorgenti” e si prosegue al bivio sempre a sinistra sulla strada per la forcella Tacia, fino allo spiazzo dove termina la strada transitabile ( cartelli del parco ). Si prende quindi la carrareccia sulla destra seguendo i segnavia del sentiero 709, stando attenti dopo circa una decina di minuti ad abbandonarla per prenderne un’altra a destra ( segnavia un po’ nascosti dagli alberi ). Si prosegue ancora dritti per qualche minuto fino ad incontrare un bivio con i cartelli che indicano il sentiero a sinistra per il Monte Cadin. Si sale quindi nella bella faggeta fino a raggiungere una selletta dove la vista si apre sui Musi e sul gruppo del Chiampon. Da qui la pendenza del sentiero diventa sempre più accentuata e quindi la salita molto faticosa. A circa metà del pendio erboso incontreremo il sentiero 740 che sale da Musi. La traccia in varie parti è ormai quasi cancellata, ma non è difficile seguire la giusta direzione. Splendide le fioriture primaverili. Si punta decisi un canalino che si risale fino ad un breve tratto attrezzato non difficile che ci porterà alla Forcella Cadin ( 1750 m circa, 2 ore ), dove il panorama si apre grandioso verso Nord. Si prende quindi il sentiero a sinistra seguendo la splendida cresta dove ci sono almeno un paio di passaggi piuttosto esposti che non vanno sottovalutati, soprattutto al mattino con l’erba bagnata. In breve ci troveremo in vetta al nostro Monte Cadin, dove non ci sono croci o libri di vetta ( 1818 m, 2.20 ore ). Panorama davvero super! Discesa uguale alla salita, da affrontare con cautela ( 3.30 ore in totale ). Assolutamente da evitare questa escursione in caso di tempo incerto o dopo forti piogge.


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Author: thedharmabum

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