creta forata

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La Creta Forata è una delle montagne più interessanti delle Carniche Meridionali sia per il vasto panorama che offre dalla cima che per il suggestivo itinerario di salita sul cengione obliquo della parete Nord. Comunque senza nessun motivo particolare l’avevo sempre snobbata, e alla fine era l’ultima cima che mi rimaneva da salire tra quelle principali di questo gruppo. La via normale è davvero molto bella anche se l’anello che ho scelto non si è rivelato la scelta migliore per quanto riguarda la discesa. Ambiente decisamente solitario caratterizzato da piccole vallate e canaloni detritici dominati da severe pareti dolomitiche. Le difficoltà sono modeste, anche se nella parte finale del cengione bisogna superare dei brevi tratti di I grado, quindi è richiesta una certa esperienza di montagna e sicurezza di passo.

creta forata

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Raggiunto il piccolo borgo di Cima Sappada ( 1270 m) parcheggiamo l’auto nell’ampio parcheggio degli impianti di risalita delle piste del Siera. Iniziamo quindi la salita senza percorso obbligato seguendo la pista fino a raggiungere il Rifugio Monte Siera ( 1606 m) alla base della cima omonima. Si continua a salire per un breve tratto e quindi si prende il sentiero 321 a sinistra che attraversa l’ampio canalone detritico (Vallone di Rinsen) e si dirige verso la base della Cima Dieci. Aggirata quest’ultima e la Cresta del Pettine risaliamo faticosamente una spalla boscosa fino ad entrare nel bel Vallone della Creta Forata. Risaliamo tutto il vallone quasi fino alla forcella, abbandonando il sentiero principale per prenderne un altro che si stacca sulla sinistra. La salita a questo punto è chiara, basta salire sul cengione detritico ( salita piuttosto faticosa nella prima parte) e percorrerlo completamente fin sotto le due cime del monte. Man mano che si sale il panorama diventa sempre più bello, soprattutto verso nord. Poco prima di raggiungere la forcella a quota 2430 bisogna affrontare due brevi tratti di I grado e qualche passaggio un po’ esposto. Infine non resta che prendere il sentiero a destra che in pochi minuti ci porta in cima ( 2462 m, 1200 m di dislivello, 3.5/4 ore). Panorama vastissimo, solo il gruppo del Siera copre una parte della vista verso le Dolomiti.

Si scende quindi per la stessa via di salita lungo il cengione e una volta raggiunto più o meno il centro del Vallone della Creta Forata si prende il sentiero 230 ( indicazioni per malga Tuglia ) a destra che scende sul gretto di un torrente fino a raggiungere la bella radura dominata dal Monte Cimon e dal Monte Geu dove sorgono i ruderi della Casera Geu. Da qui l’opzione più breve e logica può sembrare la discesa per il sentiero che scende nella suggestiva gola alla sinistra del Monte Geu, ma ho trovato questo sentiero non in buone condizioni e in alcuni tratti potenzialmente pericoloso, su terreno viscido e disagevole. Comunque l’unico tratto realmente impegnativo è stato ben attrezzato con cavi d’acciaio. In ogni caso alla fine si raggiunge il sentiero 320 che in breve ci riporta a Cima Sappada (7/8 ore). L’alternativa dalla Casera Geu è proseguire sul sentiero 230 verso Casera Tuglia e quindi tornare a Cima seguendo il comodo sentiero 320, anche se è un itinerario più lungo. Oppure si può scendere seguendo completamente la via di salita, che è senza dubbio la discesa più breve.

 


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Author: thedharmabum

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