La vetta del Monte Cimadors è una delle più interessanti tra quelle dei monti di Moggio, soprattutto per il panorama che offre sui gruppi vicini ed in particolare sulle bellissime pareti Sud della Creta Grauzaria. Inoltre il percorso ad anello da Grauzaria consente di attraversare due zone molto diverse, la prima tra piccoli borghi e boschi di faggio e la seconda caratterizzata da profondi canaloni dirupati e alte pareti dolomitiche. E’ un’escursione molto remunerativa in ambiente solitario, facile e adatta a tutti fino alla cima, mentre richiede un po’ d’esperienza la parte sull’altro versante, dove non è improbabile trovare tratti franati. Non è difficile incontrare animali selvatici, io ho incontrato un gruppo di 6 camosci che salivano verso il Lavaron de la Crete.
Da Moggio Udinese si prende la strada della Val Aupa che si percorre per pochi minuti fino a raggiungere il piccolo paese di Grauzaria. Si svolta a sinistra e quindi si seguono le chiare indicazioni per il sentiero 418. Si parcheggia prima del ponte sul Rio Forchia ( 516 m ) e si prende quindi il sentiero 418 che lo attraversa ( attacco ben segnalato sul guardrail ). Si sale per sentiero mai troppo ripido fino ad incrociare di nuovo la strada, poi si rientra nel bosco e si giunge al piccolo borgo Badiuz, che volendo si può raggiungere anche in auto se si desidera abbreviare l’itinerario e scendere per la via di salita. Si prosegue dritti fino al pittoresco Borgo di Mezzo e quindi si prende il sentiero chiaramente segnalato a destra per il Monte Cimadors. Da qui la pendenza aumenta sensibilmente mentre si sale tra i bei boschi di faggi sul fianco Sud-Ovest del nostro Cimadors. Si giunge quindi nella bella conca dove troviamo la Casera Cimadors e dove parte l’ultimo ripido tratto di sentiero che ci porta ad una piccola selletta, dove si apre in parte la vista sulla Creta Grauzaria. Non ci resta che seguire il sentierino sulla sinistra che, tra i folti mughi, in pochi minuti ci porta sulla panoramica vetta del Monte Cimadors Alto ( 1639 m, 1123 m di dislivello, 2.30 ore ). Il panorama non è molto vasto ma molto bello sulle montagne vicine dei gruppi Sernio-Grauzaria, Zuc dal Bor, Crete di Palasecca e Plauris-Lavara e Musi.
Si ritorna sui propri passi fino alla sella e si prende quindi il sentiero a sinistra che scende ripido per ghiaie nel canalone della Forchia. Il primo tratto è un po’ disagevole a causa di tratti franati ma non difficile. Si giunge ad un trivio con il sentiero che sale al Portonat e si scende nel letto del torrente vero e proprio, dove bisogna affrontare qualche passaggio facile di I grado. L’ambiente è molto selvaggio e impervio, dominato da torrioni e severe pareti dolomitiche. Infine si abbandona il gretto e si entra sul lato sinistro nel bosco. Non resta che scendere rapidamente verso un altro canalone ( anch’esso in parte franato ) e infine raggiungere di nuovo Grauzaria ( 2.15 ore, 5/6 ore totali ).
