blue mountain ( india )

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Secondo qualche sito e forum che avevo consultato prima di partire, la salita della Blue Mountain si puo’ fare solo accompagnati da una guida, ma io che sono allergico alle guide obbligatorie chiedo subito al gestore del tourist lodge se si puo’ salire da soli: mi dice che posso andare tranquillamente da solo, basta seguire la strada ( o almeno credo, parla quasi solo mizo con qualche parola qua e la’ di hindi e inglese ). Speravo pero’ almeno di reperire una mappa rudimentale ( non mi piace salire montagne a casaccio, soprattutto in zone che non conosco ), anche fatta a mano, ma e’ sabato e non c’e’ nessuno che puo’ aiutarmi, nemmeno i rangers del parco. Fortunatamente la salita non presenta particolari difficolta’, ne’ tecniche e ne’ di orientamento, c’e’ da fare una lunga parte su strada sterrata e quindi un’ultima parte di sentiero nella giungla dove pero’ non ci sono bivii o tracce fuorvianti. Non e’ comunque una salita per principianti, il sentiero spesso quasi scompare nella fitta vegetazione e qui e’ davvero vietato perdersi, anche perche’ i villaggi sono molto distanti l’uno dall’altro e soprattutto perche’ la notte la temperatura scende di parecchio, anche sotto lo zero. Dal punto di vista panoramico e’ molto piu’ bella ed interessante la prima parte, si susseguono panorami mozzafiato in ogni direzione ( stupenda la vista sulle Chin Hills del Myanmar ), soprattutto al mattino presto quando le nuvole tra le valli regalano uno stupefacente effetto “sea of clouds”. Si attraversano anche due piccoli villaggi Lai dove ci si puo’ fermare un po’ a fare quattro chiacchere con i simpatici abitanti, non troppo pero’ perche’ l’escursione e’ molto lunga ed e’ saggio rientrare prima del tramonto ( che qui nel Nord Est dell’India, grazie al fuso orario unico, e’ attorno alle 4.30 di sera ). Dopo il secondo villaggio si sale a tornanti verso il vecchio rest camp che si trova in cima ad una collina e quindi si scende verso una radura ( dove c’e’ il nuovo rest camp in costruzione e dove gli operai mi offriranno un chai e mi diranno che mesi prima hanno visto un francese ) dove termina la strada e la vista si apre maestosa anche sul versante a Sud. Tra questi cespugli e’ abbastanza facile vedere il raro e colorato fagiano kaleej. Quindi ci si inoltra decisi nella fitta giungla e si inizia la salita finale alla cima.

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Questa salita e’ molto particolare e unica nel suo genere, e si svolge in un ambiente montano per me nuovo ed estraneo: nell’ultima parte la vegetazione e’ cosi’ fitta che non si riesce nemmeno a capire in che direzione si sta andando. Non si vede mai la vetta della montagna, solo a pochi metri dalla cima ci si accorge che la salita e’ terminata. La giungla e’ bellissima e veramente incontaminata, vedo molti uccelli coloratissimi e sento anche rumori di animali piu’ grossi muoversi tra i cespugli ( scimmie? cervi? tigri?? ) E riesco anche finalmente a vedere un rododendro gigante in fiore!! Ci sono anche molte orchidee selvatiche ma non e’ stagione di fioritura. Il panorama dalla vetta e’ un po’ deludente, si vedono bene le colline del Myanmar, del Sud del Mizoram e la profonda vallata ma gran parte della vista a 360 gradi e’ coperta da alberi. C’e’ una torretta in cemento dove pero’ non si puo’ salire perche’ e’ in parte crollata. Vicino alla cima incontro due tizi di un villaggio della zona che stanno raccogliendo radici ed erbe della giungla. La discesa e’ uguale alla salita, a meno che non si voglia scendere al villaggio dall’altro lato dove pero’ poi puo’ essere complicato trovare un sumo per Sangau ( ma c’e’ un tourist lodge volendo ). Il dislivello e’ minimo, qualcosa come 5/600 metri, ma l’itinerario e’ molto lungo, forse una trentina di km. Ci ho messo 9 ore e qualcosa compresa una buona sosta pranzo e un paio di soste nei villaggi. Ho salito montagne molto piu’ belle con panorami clamorosi ma questa salita alla Blue Mountain, per la particolarita’ dell’itinerario e per l’ambiente selvaggio, la metto volentieri nella mia personale top 10.

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Author: thedharmabum

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