tofana di rozes – via ferrata “giovanni lipella”

tofana di rozes

>>Fotogallery

La via Lipella si può considerare la “ferrari” delle ferrate dolomitiche, è un itinerario da sogno che ci porta sulla super-panoramica cima di una delle più belle montagne delle Dolomiti, tra postazioni della prima guerra mondiale, arditi cengioni sulla parete ovest, divertenti tratti di arrampicata e uno splendido pendio detritico finale. Il tutto in una cornice stupenda di vette, torri e torrioni. L’unico difetto di questa via ferrata è forse l’eccessivo afflusso di escursionisti, e non è improbabile trovare anche centinaia di persone sulla vetta ( perché molti salgono anche dalla lunga ma facile via normale, che viene solitamente usata per la discesa ). E’ un itinerario di media difficoltà lungo e piuttosto faticoso, consigliabile a persone esperte e in buona forma. E’ consigliabile dormire al bel Rifugio Dibona e partire all’alba ( splendida la vista su Sorapiss, Antelao & C., ma soprattutto sulla “sud” della nostra Tofana, la più bella e famosa delle Dolomiti ).

tofana di rozes

tofana di rozes

tofana di rozes

Da Cortina prendiamo la strada per il Passo Falzarego e quindi una stradina sulla destra che indica i rifugi Dibona e Duca d’Aosta. Dopo circa 4 km arriviamo al Dibona dove parcheggiamo l’auto ( ultimo tratto sterrato, ampio parcheggio ). Dal Rifugio ( 2030 m ) seguiamo le indicazioni per la ferrata Lipella ( sentiero 404 ) che sale alla base delle impressionanti rosse pareti della Tofana di Rozes. Sulla sinistra si apre il panorama sulle 5 torri, Averau, Croda da lago… Arriviamo quindi all’ingresso della galleria del Castelletto, uno dei tratti più suggestivi dell’itinerario. La galleria è molto lunga ( 500 m, non dimenticate la pila frontale! ) e consente di riflettere sulle condizioni disumane nelle quali combatterono i nostri soldati in quella terribile guerra. Una volta usciti sulla Forcella guadagniamo il lato ovest della montagna e iniziamo il lungo tratto di cengia che non presenta difficoltà particolari e offre dei panorami altamente spettacolari sulle montagne del gruppo di Fanis e la pittoresca Val Travenanzes. Giungiamo ad un bivio, chiamato delle “Tre Dita”, con il sentiero che scende al Rifugio Giussani. Noi prendiamo invece il sentiero di destra ed iniziamo la vera e propria salita, non difficile ma con qualche tratto esposto e faticoso, che ci porta infine sulla cresta NO e sul pendio detritico finale. Vediamo finalmente in lontananza la croce di vetta, che raggiungiamo dopo aver incontrato il sentiero della via normale che sale dalla nostra sinistra ( 3225 m, 1200 m di dislivello, 3/4 ore ). Panorama stupendo in ogni direzione. In questo ultimo tratto non è difficile trovare neve anche d’estate, quindi è meglio informarsi e portarsi in caso una piccozza.

tofana di rozes

tofana di rozes

tofana di rozes

tofana di rozes

Scendiamo quindi per la lunga ma facile via normale che ci porta con lunghe serpentine ( e che ci regala scorci bellissimi sulle altre due Tofane ) prima al Rifugio Giussani e quindi di nuovo al Dibona ( 3/4 ore, 7/8 totali ).


Related Post

Author: thedharmabum

Share This Post On