nabois grande

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Il Nabois Grande è la classica montagna bella ed elegante che in un altro contesto sarebbe sicuramente molto più considerata ed ambita, ma nel suo gruppo ci sono ben due giganti che si prendono tutta l’attenzione e relegano ad un ruolo minore tutte le cime circostanti. Sono il Jof Fuart e il Jof di Montasio, la montagna più possente e quella più bella delle Giulie, così come le definì il cantore e poeta di questi monti Julius Kugy. Come spesso accade in questi casi però queste cime “minori” offrono straordinari panorami sulle vette più importanti: le immense pareti di dolomia del Montasio e del Jof Fuart sono infatti ad un passo e poco più lontano si stagliano all’orizzonte Mangart, Jalovec e Triglav. La salita è piuttosto lunga e faticosa, ma le uniche difficoltà , non elevate, sono negli ultimi metri prima della cima che sono stati ben attrezzati con cavi d’acciaio. Bellissimi gli scorci su tutto il gruppo, praticamente fin dall’inizio dell’escursione in Val Saisera si susseguono straordinari panorami. In particolare è da segnalare la vista dal Rifugio Pellarini, veramente spettacolare, un classico delle Alpi Giulie. Come quasi tutte le montagne di questo gruppo anche sul Nabois ci sono resti di postazioni della Prima Guerra Mondiale: questa infatti era la linea del fronte Austriaca che proseguiva anche sul Jof Fuart, mentre le nostre posizioni degli Alpini erano di fronte sul Montasio, sul Jof di Sompdogna e sul Jof di Miezegnot.

Immagine 246

nabois grande

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Dalla Statale 13 Udine-Tarvisio si seguono le segnalazioni per Valbruna e quindi per la Val Saisera. Giunti all’altezza di un ponte si seguono le chiare segnalazioni sulla sinistra e si prende la strada sterrata proseguendo fino al parcheggio. Sulla destra c’è l’indicazione del sentiero 616 per il Rifugio Pellarini. Si attraversa il ponte sul Rio Saisera e quindi si segue la comoda carrareccia fino alla stazione della teleferica. Splendida la vista all’inizio sulle immense pareti nord del Montasio e del nostro Nabois Grande. Quindi si inizia a salire nel bosco in moderata pendenza fino a raggiungere un canalone dove si apre maestosa la vista sulla piramide perfetta dello Jof Fuart e sulle altre montagne della sua cresta Est. In breve raggiungiamo il bel Rifugio Pellarini ( 1.30/2 ore ) e quindi proseguiamo ( stesso numero di sentiero, 616 ) verso l’evidente forcella tra il Jof Fuart e il nostro Nabois. Da questo punto la vista diventa grandiosa e la salita molto faticosa, soprattutto se si sale dopo le 9/10 nel periodo estivo. Poco prima della Sella Nabois chiare segnalazioni e bolli rossi ci indicano l’evidente traccia che sale sulla destra sul fianco roccioso del Nabois Grande. Si sale tra divertenti serpentine e gradoni scavati nella roccia fino a raggiungere una bella distesa prativa ( molti fiori alpini e stambecchi ) e quindi la base della cupola rocciosa sommitale, dove ci aspettano le uniche vere difficoltà dell’itinerario. In realtà si tratta di un breve tratto attrezzato che si supera abbastanza agevolmente, ci sono solo un paio di saltini che richiedono un minimo di cautela. Si giunge quindi in vetta ( 2353 m, 1400 di dislivello, 2 ore circa dal rifugio Pellarini ) dove troviamo la bellissima croce in ferro battuto e un panorama a 360 gradi davvero notevole.

Discesa uguale alla salita, una volta raggiunto il canalone si può scendere velocemente sulle ghiaie ( 2.30/3 ore, 6.30/7.30 ore in totale ).


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Author: thedharmabum

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