monte schenone

casera bieliga

Una salita davvero magnifica, in uno dei luoghi più selvaggi e incontaminati del Friuli. In questo periodo primaverile si può dire che in tutta la Val Dogna regna il più totale silenzio, ed è quasi impossibile incontrare qualcuno sulle poche cime che si riescono a salire, dove la neve si è già sciolta ( e infatti in 6 ore non ho incontrato nessuno ). In ogni caso anche d’estate, forse ad esclusione dei week-end di agosto, la zona si mantiene tranquilla e poco frequentata. L’escursione è accompagnata costantemente da una superba vista sul Montasio e il suo gruppo, ma i panorami ovviamente migliorano salendo nelle varie selle aprendosi in ogni direzione verso la Carnia, l’Austria e la Slovenia. In particolare bellissima la conca prativa della malga Bieliga, piena di fiori colorati, dove non si può non fermarsi un po’ sdraiati sull’erba a godersi lo straordinario panorama. La salita è faticosa ma non presenta difficoltà, se non di orientamento nella prima parte e nel superamento di un piccolo nevaio residuo sopra Sella Bieliga ( utile la piccozza ). Una volta salito lo Schenone volendo si può proseguire per lo Jof di Dogna, e se si dispone di due macchine chiudere un anello a Dogna o a Saletto seguendo il sentiero con lo stesso segnavia 602 o 602 A.

Sulla strada della Val Dogna per la Sella Sompdogna,dopo circa un chilometro dalla piccola frazione di Costasacchetto, si giunge al piccolo ponte sull’impetuoso Rio Bieliga, e si parcheggia nei pressi. Accanto al ponte sale una mulattiera che si segue però solo per pochi metri, abbandonandola per seguire la traccia che sale sulla destra. Questo sentiero non è segnato ( c’è qualche bollo rosso sbiadito a metà, ma meglio non fidarsi troppo ) anche se è abbastanza evidente e facile da seguire, meglio comunque stare attenti a non perdersi, visto che la vegetazione è rigogliosa e ci sono molti alberi caduti che ostruiscono il passaggio. La traccia sale a zig-zag sulla destra del torrente, a tratti molto ripida, in un bellissimo bosco praticamente incontaminato. Tra gli alberi si scorgono ogni tanto le magnifiche pareti del Cimone, del Zabus e del Montasio. Dopo circa un ora e mezza si giunge quindi nei pressi della Sella Bieliga e dell’omonima malga. Sulla destra sale il sentiero attrezzato batt. Gemona, che a quanto pare attualmente risulta inagibile causa frane. Si segue quindi la rotabile che sale da Chiout fino alla Casera, dove ci si può riposare un po’, mangiando un panino godendosi uno dei panorami più belli della regione.
Si prosegue dunque verso la sella dove si prende il sentiero 602 sulla sinistra che sale ripido nel bosco. In questa parte in maggio c’è ancora un mezzo metro di neve, che però non crea grossi problemi per la salita. Una volta raggiunta la sella tra la quota 1815 e quella 1796, si apre la vista sullo Jof di Dogna, Il Clap del Jovel e sul nostro monte Schenone e sulle Alpi Carniche sullo sfondo. Si segue quindi il sentiero militare che costeggia la cresta di questi monti godendo di splendide fioriture primaverili e panorami mozzafiato che si aprono verso ogni direzione dalle piccole selle tra i monti. In una di queste sale il sentiero più usato per questa montagna, il 601 da malga Poccet, ovviamente impraticabile in questa stagione ( lato a nord ), ci sono almeno 2 metri di neve nell’ultima parte. Poco prima dello Schenone c’è la traccia che scende per lo Jof di Dogna che si utilizzerà in seguito se si vuole salire anche quella cima.

monte schenone

Cimone

monte schenone

Splendido il panorama dalla cima, dove ci sono i resti delle postazioni militari ( 1950 m, 3 ore circa, 1050 metri circa di dislivello ). Stesso itinerario fino alla malga Bieliga e poi io ho preso la rotabile che scende a Chiout , ma alla fine era meglio scendere di nuovo nel bosco, visto che la strada è piuttosto lunga e noiosa e poi per tornare alla macchina c’è ancora un chilometro di strada da fare in salita. Questa stradina è in buona parte asfaltata ma talmente stretta, ripida e sporca di detriti che onestamente la farei solo con un 4×4. Può essere invece una splendida salita in MTB per i più allenati.


Related Post

Author: thedharmabum

Share This Post On