montanel

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Non sono molte le cime delle Dolomiti d’Oltre Piave accessibili agli escursionisti e tra queste senza dubbio il Montanel è una delle più popolari. In realtà anche per la salita di questa montagna ci sono da superare delle difficoltà e ci sono dei passaggi un po’ esposti, ma nulla che non possa essere superato da un escursionista esperto. L’escursione è tutto sommato abbastanza faticosa, il dislivello si aggira sui 1400 m e ci sono dei tratti molto ripidi, soprattutto il pendio erboso che porta al castello finale. Il panorama a 360° è strepitoso in ogni direzione, bellissimi gli scorci su Antelao, Pelmo, Tre Cime, Brentoni, Cridola… ma è impossibile elencare tutte le montagne che si possono ammirare dalla cima del Montanel, sono davvero troppe.

Questa può essere la cima giusta per iniziare a conoscere queste selvagge e misteriose montagne, che hanno veramente molto da offrire a chi ama scenari dolomitici incontaminati. Nel Cadin di Montanel ci sono poi volendo altre due cime accessibili agli escursionisti ( Crodon di Scodovacca e Cima Herberg ), anche se i sentieri sono decisamente mano battuti, quindi necessitano di un po’ più di esperienza.

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Da Domegge di Cadore si attraversa il lago e si prende la stradina ( veramente strettissima e non in ottime condizioni ) che porta al Rifugio Padova. Dopo circa 4/5 km si seguono le indicazioni sulla sinistra per il bel Rifugio Cercenà (1050 m, ampio parcheggio ). Quindi si seguono le indicazioni per il sentiero 375 che sale al Rifugio Montanel. La prima parte è una larga e comoda mulattiera, mentre dal bivio con il sentiero che sale da Domegge la traccia inizia a salire con pendenza decisa. Quindi si aggira un avancorpo del gruppo ( splendido il panorama su Pelmo, Civetta, Antelao, Marmarole e Dolomiti di Sesto ) e si sale l’ultimo strappo prima del rifugio, che è chiuso ( forse bisogna chiedere le chiavi al Cercenà o al Cai di Domegge ).

Dal rifugio si segue l‘indicazione del cartello “Montanel” e si inizia a salire nel bosco e poi per ghiaie a zig zag verso il cadin che ad un certo punto si lascia sulla destra puntando verso nord alla ripida spalla erbosa della nostra montagna. Si sale quindi il pendio ( c’è qualche ometto qua e là, ma si può andare a istinto tenendosi più o meno al centro ) fino a raggiungere una comoda cengia che sale sulla destra dove si seguono i bolli rossi che portano al castello finale. Si supera qualche divertente passaggio su roccia di I/I+, di cui uno molto pittoresco tra le rocce con ponte naturale, e quindi per roccette e sfasciumi si raggiunge la bella croce di vetta del nostro Montanel ( 2461 m, 1400 di dislivello, 2 ore e mezza ). Come detto in precedenza veramente mozzafiato il panorama in ogni direzione. Discesa per la stessa via di salita ( 1 ora e mezza, 4 ore totali ).


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Author: thedharmabum

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