crode dei longerin

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Splendida salita sulla Cima Sud di uno dei più bei gruppi delle Alpi Carniche. Ambiente solitario e selvaggio e straordinari scenari dolomitici, degni dei vicini gruppi delle Dolomiti al di là della valle del Piave. Le Crode dei Longerin infatti, insieme al gruppo del Rinaldo, sono le uniche montagne completamente dolomitiche della Catena Carnica Principale. Fantastici i caratteristici 7 torrioni ( chiamati anche “i vescovi” ) che formano la cresta est della Cima Nord. E veramente bella anche la conca prativa dei Piani di Vissada, un paradiso di fiori alpini, marmotte e qualche mucca al pascolo. La salita non presenta difficoltà alcuna fino alla cima principale con la croce, mentre se si vuole salire la quota 2047, che offre un migliore panorama, bisogna affrontare una facile paretina ( 10 metri sul II grado, o I+ forse ) prima della cima.
Splendido e molto vasto il panorama a 360°, che spazia da gran parte delle Dolomiti Orientali alle Alpi Carniche, dai Tauri alle Dolomiti di Lienz.

crode dei longerin

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Andando verso il Comelico, passata Sappada, si raggiunge il piccolo centro di San Pietro di Cadore e si gira a destra seguendo le indicazioni per Costalta. Da Costalta ( paese davvero molto bello ) si prosegue quindi per la strada asfaltata verso la Forcella Zovo che si raggiunge in una decina di minuti ( 1600m,3.5 km circa ). Si parcheggia quindi nel parcheggio del Rifugio Forcella Zovo.
Ci si incammina sulla carrareccia sulla sinistra chiusa ai veicoli ( segnavia 154 ) verso il Col dei Pradetti che si abbandona prima dell’omonima sella seguendo le indicazioni sulla destra per le Crode dei Longerin ( segnavia 165 ). Ci si innalza quindi sul Colle dove la vista sulle Dolomiti e sulle Carniche Meridionali comincia a diventare molto interessante. Si traversano poi i ripidi ghiaioni del lato occidentale del Monte San Daniele fino ad arrivare ad una forcella ( quota 2073 ) tra questo e le Crode dei Longerin. Qui si abbandona il sentiero che attraversa i Piani di Vissada e si sale sulla sinistra tra i mughi puntando alla conca detritica alla base delle due cime principali. C’è una traccia che scompare completamente a tratti ma comunque è abbastanza chiara la direzione. Arrivati alla conca si sale faticosamente sui prati sulla sinistra fino alla base delle rocce della Cima Sud, dove si trovano degli ometti ed una traccia di sentiero vera e propria. In pochi minuti si raggiunge quindi la Croda dei Longerìn Sud ( 2523 m, 923 di dislivello, 3 ore circa ). Dalla cima si scende per pochi metri verso la forcelletta sulla destra dove inizia sentiero segnato n°195 che scende nell’altro lato della conca. Se si vuole salire anche la quota 2047 della Cima Sud, che offre un panorama decisamente migliore, sulla sinistra si seguono degli evidenti bolli rossi che in una decina di minuti conducono in vetta. Negli ultimi 10 metri bisogna superare due facili paretine in serie di secondo grado ( o forse primo superiore ) non esposto. Si ridiscende quindi verso il sentiero e seguendo i segnavia si raggiunge la forcella dei Longerìn ( straordinarie le vedute sui Torrioni ). Ora non resta che scendere la Val di Vissada con il sentiero 169, attraversare il torrente ( splendida cascata ), aggirare le propaggini sud-orientali del Monte San Daniele e quindi ritornare alla macchina al rifugio ( 5/6 ore totali ).

Questo secondo me è l’itinerario migliore, ma comunque si può fare anche nell’altro senso.


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Author: thedharmabum

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