creta di mimoias

creta di mimoias

Splendida salita sulla cima ( anzi su due ) di questo interessante e pittoresco gruppo poco conosciuto ma veramente bello e ricco di fascino. In realtà la cima “principale “ ( quota 2288 ) con la croce non è la più alta, ce n’è un’altra chiamata cima di mezzo alta una trentina di metri in più ( 2320 m ), molto bella ma non facilmente accessibile, perché anche la via “normale” presenta difficoltà alpinistiche. Il gruppo in ogni caso comprende una decina tra cime e cimotti ed è caratterizzato da vertiginose pareti verticali a nord e da splendidi ripidi pendii erbosi a sud. La seconda parte della salita infatti si snoda su questi prati, meravigliosamente fioriti ad inizio estate, in un ambiente completamente incontaminato. Superba la vista sui paretoni della Cresta di Enghe e della Terza Grande, ma tutto il panorama a 360° è davvero splendido. Mi aspettavo di trovare solo una traccia, come diceva la mia guida, ma invece il percorso è stato tutto segnato con bolli rossi ( anche troppi e assolutamente inutili sul pendio finale dove è divertente trovarsi la propria via ). In ogni caso il luogo si mantiene ancora selvaggio e le salite sono ancora poche per fortuna.

creta di mimoias

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creta di mimoias

creta di mimoias

Dal Pian di Casa in Val Pesarina ( dopo l’albergo Pradibosco parcheggio al Bar sulla destra del ponte della pista di fondo ) si seguono le indicazioni per la Casera Mimoias ( sentiero 201/202 ), che si raggiunge in circa 45 minuti salendo nel bosco. Di fronte a noi si staglia il bel picco della nostra Creta di Mimoias, mentre a destra si apre imponente la parete sud della Cresta di Enghe. La casera si può raggiungere anche dalla forcella Lavardet, anche se il percorso è decisamente più noioso. Raggiunta la casera si scende per pochi metri sulla strada forestale e si gira a destra seguendo le indicazioni per i passi di Mimoias e di Elbel ( stesso numero di sentiero, 202 ). Si guada quindi un torrente e dopo pochi minuti si segue una traccia a sinistra che sale nel bosco ( scritta “creta mimoias” su di un sasso ). Si seguono quindi i bolli rossi prima nel bosco e quindi su di un ripido canalone che porta ad una piccola sella tra le crete di Mimoias e il Monte Paradara. Splendida la vista da questo punto sulla Cresta di Enghe e sui Clap. Si scende per pochi metri verso una sorgente e quindi si inizia a salire il pendio erboso finale ( passaggio iniziale su roccette di I grado inferiore ), letteralmente ricoperto di fiori alpini di ogni specie ad inizio estate. Splendidi i rododendri nani. Quest’ultima parte è molto faticosa, si vede la croce ma sembra di non arrivare mai. Raggiunta la cima ( 2288 m, 3 ore, 1052 m di dislivello ) si apre la vista anche sulle Dolomiti, sulla Terza Grande e sulle Alpi Giulie verso est. La vista verso ovest però è parzialmente coperta dalla cima nord est, che quindi vale la pena di salire seguendo la bella cresta della montagna ( 2301 m, 10 minuti dalla cima est, un passaggio di I grado esposto ).
Discesa uguale alla salita, un paio d’ore circa, 5/6 ore totali.


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Author: thedharmabum

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