creta di collinetta – via ferrata “steinbergerweg”

creta di collinetta

Bella ferrata di media difficoltà tra i luoghi storici della Prima Guerra Mondiale. Meno bella e impegnativa della vicina “Senza Confini” ma sicuramente più interessante proprio dal punto di vista di storico, visto che questa via fu attrezzata durante la guerra dai soldati austriaci in una delle tante azioni eroiche di quel periodo. E’ infatti la testimonianza di una di quelle imprese al limite dell’umano che hanno contraddistinto questa insensata guerra tra le montagne: siamo nel 1915, l’Italia è entrata da poco in guerra e presidia tutte queste montagne delle Alpi Carniche che hanno un accesso più facile dal lato italiano. Gli austriaci però sanno dell’importanza strategica del Passo di Monte Croce, l’unico transitabile tra Sesto e Pontebba, e decidono di provare l’assalto alla Creta di Collinetta, che domina il Passo e sembrerebbe avere un punto debole nella gola che divide le due cime della montagna. Così Simon Steinberger, esperto di montagna, guida un gruppo di uomini nella salita della gola e riesce nell’impresa conquistando la cima orientale della montagna, resistendo eroicamente per giorni senza viveri e con poche munizioni allo scontro con i soldati italiani. La via fu quindi attrezzata e le rispettive posizioni mantenute per un anno, quando gli italiani riconquistarono il pieno possesso della Creta di Collinetta.

creta di collinetta

creta di collinetta

creta di collinetta

L’inizio del sentiero si trova sul lato austriaco del Passo di Monte Croce Carnico ( 1350 m ), dopo la prima galleria ( conviene parcheggiare nel lato italiano e poi andarci a piedi ). La mia intenzione era quella di salire prima la famosa galleria del Cellon e quindi raggiungere il sentiero che arriva dal passo, ma all’uscita dalla galleria ( che in effetti è molto suggestiva, serve una pila frontale e set da ferrata per i meno esperti ) non ho trovato il sentiero che avrebbe dovuto esserci ( la mia guida parlava di un canalino attrezzato che evidentemente è stato dismesso ) e sono dovuto tornare sui miei passi e quindi prendere il geo-trail e poi il sentiero che a serpentine sale alla gola ( non numerato ma ben segnalato ). Raggiunto il bivio Senza Confini-Steinbergerweg si prende il sentiero di destra e in pochi minuti si raggiunge l’attacco della ferrata. La prima parte risale il costone destro della gola, senza particolari difficoltà, poi prosegue all’interno con due passaggi aerei ed esposti ma non troppo difficili. Un volta all’interno della gola bisogna risalirla per un centinaio di metri ( qualche passaggio di I grado non protetto ) e quindi proseguire sul lato sinistro dove riprendono le attrezzature. Qui troviamo la parte più impegnativa e divertente, con un paio di passaggi molto esposti da non sottovalutare. Infine si risale la parte finale abbastanza facile che ci porta alla bella sella erbosa tra le due cime della nostra Creta di Collinetta, dove probabilmente i soldati austriaci dovettero affrontare il primo scontro a fuoco con gli italiani. La ferrata nel complesso è breve e non molto impegnativa, direi di media difficoltà. Bisogna stare però molto attenti agli appigli e soprattutto a non smuovere sassi nel tratto all’interno della gola, perché la roccia è molto friabile. Dalla sella si prende il sentiero a destra che tra le suggestive postazioni di guerra degli alpini ci porta sulla cima della Creta di Collinetta/Cellon, dove troviamo la grande croce di ferro ( 2238 m, 900 m di dislivello, 3 ore ). Il panorama è molto vasto e interessante soprattutto sulle Alpi Carniche.

Per la discesa basta seguire la via normale ( sentiero n°147 ) che senza difficoltà ci riporta al Passo di Monte Croce ( 2 ore, 5/6 ore totali ).


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Author: thedharmabum

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